Home Dati e Numeri Nuove leggi per le escort in Spagna e Belgio. La mappa dei diritti in Europa

Nuove leggi per le escort in Spagna e Belgio. La mappa dei diritti in Europa

da eateam2
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A che punto siamo con i diritti di escort e sex workers in Europa? Dobbiamo aggiungere una nuova puntata alla serie del riconoscimento dei diritti, questa volta ambientata in Spagna e Belgio.

I due stati europei hanno approvato leggi diametralmente opposte che riguardano il settore del sex working: la Spagna vieta e rende illegale la promozione di attività sessuali ed erotiche; il Belgio riconosce pieni diritti alle escort come lavoratrici al pari delle altre professioni.

La Spagna entra dunque nel gruppo degli Stati che giudicano illegale la pubblicità e la promozione dei servizi sessuali forniti da una escort. Il Belgio, invece, normatizzando il settore diventa il 7° Stato in Europa che concede pieni diritti alle escort. Che sia in positivo o in negativo, quanto meno, negli altri Paesi c’è un dibattito intorno alle condizioni delle escort; argomento scomparso dall’agenda politica italiana dove in tre legislature sono stati presentati 56 disegni di legge, nessuno dei quali calendarizzato.

La Spagna vieta alle escort di pubblicizzarsi

Quello della Spagna è davvero un caso emblematico e in parte contraddittorio perché vive la stessa situazione di limbo dell’Italia.

La scelta di vietare la pubblicità nel settore del sesso a pagamento rientra nella legge cosiddetta “Solo sì es sì”, approvata in parlamento a Settembre. In questo piano di interventi rientra anche la prostituzione che resta tollerata e impunita, ma vengono messe in atto azioni per inibire e frenare la fornitura di servizi erotici e sessuali a pagamento.

Quante sono e quanto guadagnano escort e sex worker in Spagna

La legge vieta alle escort e sex workers di promuoversi e di pubblicizzarsi su qualsiasi tipo di media, in particolare ciò apporterà un forte cambiamento al mercato degli annunci on-line; inoltre, come anche in Italia, viene reso illegale l’induzione alla prostituzione e il favoreggiamento, che viene esteso anche a coloro che affittano semplicemente una casa o immobile alle escort.

Si confermano quindi due problemi: la mancanza di diritti lavorativi, sanitari, previdenziali per le escort e la perdita di gettito fiscale per lo Stato spagnolo.

In Belgio più diritti alle escort

Il Belgio, invece, ha deciso di seguire la via mitteleuropea alla prostituzione: legale e normatizzata. Fino allo scorso maggio, a Bruxelles la prostituzione era solo tollerata e quindi legale, ora però si è voluto estendere i diritti lavorativi e previdenziali alla categoria.

Secondo stime ufficiali le sex workers in Belgio sono 3.000, ma si pensa possano essere anche il triplo. Il fatturato annuo del settore è stato osservato dall’Università di Lovanio, che fornisce anche il guadagno per ogni tipologia di servizio.

Fatturato lordo del settore escort in Belgio

Le escort che svolgono il lavoro a chiamata fatturano 476,3 milioni all’anno; le sex workers nelle Red Zone 148,8 milioni di euro; le massaggiatrici 119,4 milioni di euro; poi ci sono le escort nei club o che esercitano in casa e in misura minore la prostituzione di strada.

Il totale è di 840,5 milioni di euro, ma non è la cifra esatta di ciò che le escort realmente guadagnano e che poi sarà tassato dallo stato. L’Università di Lovanio stima anche i costi accessori alla professione come preservativi, toys erotici, affitto delle vetrine delle Red Zone che si aggirano intorno ai 163,3 milioni di euro. Quindi il settore fattura annualmente 653,3 milioni di euro.

Fatturato netto del settore

La situazione in Italia

Italia e Belgio sino a qualche mese fa appartenevano allo stesso gruppo. In Italia, infatti, la prostituzione è legale; ciò che è illegale è il compenso dietro prestazione sessuale e il favoreggiamento della prostituzione. Eppure, come in Spagna, la prostituzione in Italia sarebbe remunerativa per l’erario senza dimenticare che per alcune è diventato un vero e proprio lavoro.

Secondo i dati di Escort Advisor, le escort sono 120.000 in Italia. Un gruppo di libere professioniste inferiore solo a Medici, Avvocati e Ingegnerei, insomma una categoria numericamente importante.

Quante sono le escort in Italia

Se poi prendiamo in considerazione i dati sul giro economico della prostituzione pubblicati dall’Istat, si nota che il fatturato del settore ammonta a 4,8 miliardi di euro nel 2019 (ultimi dati disponibili); facendo una banale proporzione ogni escort avrebbe un reddito annuale lordo di 40.000 euro.

A differenza di Spagna e Belgio, a prescindere dalla tipologia di scelta, in Italia il settore delle sex workers pare essere fuori dai radar del Parlamento. In tre legislature, sono stati avanzanti 56 proposte di legge, delle quali nessuna calendarizzata e per la maggior parte che trattano la prostituzione dal punto di vista penale.

A quanto ammonta il fatturato della prostituzione

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